Abstract

Chirurgia ortognatica e distrazione ossea nei pazienti con iii classe scheletrica in esiti di labiopalatoschisi: cosa deve sapere l’Ortodonzista?

di Autelitano Luca

L'ipoplasia mascellare è una caratteristica comune tra i bambini con schisi. Un numero consistente di pazienti con UCLP ha bisogno di un intervento chirurgico ortognatico a fine crescita per ottenere un'estetica facciale ottimale e un'occlusione funzionale. La frequenza di Le Fort I varia tra gli studi, riportata tra il 13% e il 70%. La chirurgia ortognatica convenzionale con osteotomia Le Fort I, viene eseguita per la correzione dell'ipoplasia mascellare. La Le Fort I può essere eseguita come osteotomia in monoblocco o segmentaria, a seconda del deficit sagittale, verticale e trasversale. Lo scopo è quello di posizionare la mascella in avanti per ottenere un'adeguata occlusione, possibilmente con una sovracorrezione che possa proteggere dalle recidive (che è più frequente ed importante rispetto ai pazienti senza schisi), e di dare un buon supporto al naso, al labbro superiore e al terzo medio facciale. Quando la discrepanza sagittale è rilevante o nei casi di tessuto cicatriziale palatale esuberante, si preferisce la distrazione ossea (DO), con dispositivi intraorali o extraorali. I dispositivi esterni consentono di ottenere un avanzamento maggiore con una prevedibilità superiore, consentendo anche l'aumento della dimensione verticale. Una volta raggiunta la posizione desiderata, il dispositivo di distrazione rimane in situ, agendo come sistema di fissazione scheletrica rigida fino al completamento della stabilizzazione ossea (tipicamente 4 volte l'allungamento) I due principali problemi legati all'avanzamento del mascellare nei pazienti con schisi sono la recidiva scheletrica e l'insufficienza velofaringea (VPI). La recidiva è risultata maggiore nel gruppo osteotomico rispetto al gruppo DO, più marcata nella dimensione verticale rispetto a quella sagittale. La funzione velofaringea è compromessa dall'avanzamento mascellare, con una proporzione diretta con allungamento sagittale. La recidiva nei pazienti con schisi deve essere considerata al momento della pianificazione chirurgica, mirando ad sovracorrezione in particolare del movimento verticale. La funzionalità velofaringea deve essere valutata prima della chirurgia ortognatica e se il rischio di sviluppo di VPI è elevato, devono essere valutate diverse opzioni.

Obiettivi di apprendimento

Dopo la tua relazione sarai in grado di conoscere le tecniche di correzione dell' ipoplasia mascellare nelle labiopalatoschisi
Dopo la tua relazione sarai in grado di valutare l' importanza del coordinamento ortodontico-chirurgico nel trattamento dell' ipoplasia mascellare nei pazienti con schisi
Dopo la tua relazione sarai in grado di conoscere i problemi più rilevanti collegati agli avanzamenti mascellari